TORINO
Si, bravo, continua a strisciare. Continua a contorcerti e guaire. Mi piace vederti così, pervaso dal dolore e dall'angoscia di questo desiderio che non puoi tacere. Vorresti mantenere il controllo, ma sai già che è tutto inutile. Sono io che comando e tu non puoi fare a meno di obbedirmi. E se continui a restare in silenzio, ad attendere il suono della mia voce, che sia per una valida ragione: avvicinati e leccami i piedi, schiavo! E' ciò che ti riesce meglio, l'unica cosa che sai fare. E' per questo che ti trema la voce e non osi confessare ciò che sei: la tua lingua è fatta per leccarmi i piedi ed è così che tu riesci a comunicare e ad esprimere ciò che sei, tutto ciò che senti e non sai dire.